Congresso Pd, il dibattito non scalda i social. Referendum contro dl Sicurezza il tema più cliccato

Se il mondo fosse rappresentato solo dai social, quale candidato alle primarie dem ha più probabilità di vittoria in questo momento? Quali sono i candidati che generano più conversazioni? Quali i temi più dibattuti? Secondo una ricerca fatta da Social.com attualmente in pole si trova il due Martina-Richetti, seguito da Nicola Zingaretti e poi da Francesco Boccia, Roberto Giachetti, Dario Corallo e Maria Saladino.

Va detto che nella realtà virtuale la situazione cambia, ovviamente, in quanto alle votazioni per il candidato alla segreteria si recano alle urne soprattutto gli iscritti pd che hanno un orientamento di voto che non corrisponde a quello che si evince dal dibattito in rete.

Secondo l’ultimo sondaggio realizzato da Demos per Repubblica il 26 dicembre, infatti, Nicola Zingaretti era stabilmente un passo avanti rispetto agli avversari interni.

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Resta comunque interessante l’analisi del flusso di commenti – 345 mila ‘contenuti’ – prodotti sul web e sui social relativi a tutti i candidati delle elezioni del 3 marzo. Il sondaggio ha preso in esame un periodo compreso tra il 19 novembre e il 31 dicembre. Un primo dato che emerge, non certo positivo, è il calo in termini assoluti del flusso di commenti, di molto inferiore rispetto alle precedenti primarie: 85 mila contenuti Facebook, 240 mila Twitter, 10 mila Instagram, 10 mila web, ben poca cosa rispetto alle precedenti edizioni quando si raggiungevano cifre a sei zeri.

Le primarie dem, in sostanza, destano relativamente poco interesse sui social rispetto alle precedenti tornate elettorali e rispetto ad altri temi dell’agenda politica più scottanti, legati soprattutto alle vicende del governo gialloverde.

La notizia più rilevante individuata sul web risulta essere quella della prima conferenza stampa di Richetti e Martina nel corso della quale hanno proposto insieme un referendum per abrogare il decreto Sicurezza. La notizia ha ottenuto oltre 68mila condivisioni su Facebook, 393 su Twitter e un pubblico potenziale di milioni di visitatori stimato di Alexa.

Tra i contenuti Twitter analizzati, il più importante per interazioni è stato quello condiviso da Richetti il 21 dicembre, un post che riguarda una forte critica all’operato del governo reo di calpestare l’operato del Parlamento senza coerenza con ciò che i partiti M5S e Lega facevano e dicevano nei tempi precedenti le elezioni politiche. Il post ha generato quasi 800 retweet e oltre 2,6mila like.

Sempre di Richetti, il contenuto Facebook ad aver ricevuto maggiori interazioni nel periodo di tempo considerato risulta essere quello del 28 Novembre. Nel post si  parla del decreto sicurezza e della stretta sui permessi di soggiorno ottenendo numerose interazioni, tra commenti, like e condivisioni.

Tra i contenuti relativi alle primarie, il post Instagram ad avere riscosso maggior successo in termini di interazioni è quello di Zingaretti del 12 dicembre: nell’occasione il governatore laziale annunciava ufficialmente la sua candidatura, ottenendo oltre 2mila like e 120 commenti.

“Questi risultati – spiega Luca Ferlaino, fondatore e direttore del blog di comunicazione digitale che ha fatto il sondaggio – li abbiamo ottenuti utilizzando Talkwalker, uno strumento che monitora in modo oggettivo il web”. Il picco Martina-Richetti si registra nonostante la pagina Facebook di Zingaretti con 237mila like sia quella con la fanbase più ampia, superiore a quella di Martina (87 mila) e quella di Richetti (46 mila) sommate.

La pagina Facebook di Martina risulta la terza per engagement, quella di Richetti la più performante per engagement e crescita nel tempo.

Nota metodologica. L’analisi è stata realizzata considerando le conversazioni sui social network e le notizie sul web, relative agli ultimi 40 giorni. Per ogni candidato sono state selezionate una serie di parole chiave che circoscrivono il contesto di riferimento sul quale si stanno muovendo le strategie di propaganda in vista delle elezioni del 3 marzo, per le primarie del Partito Democratico. I dati riguardanti il candidato Maurizio Martina, sono stati aggregati con quelli riferiti al politico Matteo Richetti, ritiratosi dalla corsa alle primarie proprio per appoggiare il segretario uscente. Con l’obiettivo di tenere conto delle potenzialità che l’unione sta garantendo, gli indicatori di performance sono pesati in funzione dei risultati ottenuti da entrambi sui social network e sui siti di news.Nell’analisi dei contenuti riguardanti il candidato Nicola Zingaretti, sono state escluse tutte le menzioni esplicite facenti riferimento all’impegno politico in Regione Lazio, in modo da non fuorviare il dato riguardante i flussi legati alle primarie. Nell’analisi del candidato Roberto Giachetti sono stati aggregati i dati riguardanti la candidata Anna Ascani, sua partner nella candidatura alle primarie di marzo. L’analisi sulla candidatura di Francesco Boccia è stata realizzata tenendo in considerazione che il candidato non ha un canale Instagram verificato. L’analisi sul candidato Dario Corallo, risulta non essere completa in quanto non si trovano tracce di alcuni canali social proprietari: nessuna pagina Facebook, solo un profilo personale; anche i canali Twitter e Instagram risultano esclusivamente personali e non verificati. Per la candidata Maria Saladino non si ritrova un canale Instagram proprietario, pertanto l’analisi è stata realizzata tenendo conto esclusivamente della pagina Facebook e del canale Twitter. Anche quest’ultimi non risultano essere verificati.

di Alberto Custodero – www.repubblica.it